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Potere Calorifico del Pellet

Cosa significa?

Il potere calorifico determina la qualità del pellet.

Il potere calorifico è la quantità di calore che viene prodotta dalla combustione del pellet e si misura in kilowattora per kilogrammo (kWh/kg è infatti la sigla che viene obbligatoriamente riportata su tutte le confezioni di pellet). Più alto è il numero indicato accanto alla sigla kWh/kg e più forte è il potere calorifico di quel determinato pelle

Perchè per fare il pellet vengono utilizzati i legni di abete, di rovere, di faggio e di pino?

Perchè sono i legni più duri che producono un alto potere calorifico.

Oltre al potere calorifico è importante tenere presente il tasso di umidità, cioè la quantità di acqua che è presente all’interno del legno e che ne riduce la combustione. Il tasso di umidità ideale per un buon tipo di pellet è tra l’8% e il 12%: al di sotto di questa percentuale il legno è troppo secco, al di sopra è invece troppo bagnato per una adeguata combustione.

Infine, bisogna tenere in considerazione il residuo di cenere che è il grado di sporcizia che il pellet rilascia dopo la sua combustione, e che determina la frequenza di pulizia e manutenzione del camino o della stufa. Maggiore è il residuo di cenere e più spesso bisognerà pulire la stufa al fine di evitare malfunzionamenti come ad esempio l’intasamento del braciere o il blocco della riaccensione automatica. Un pellet di buona qualità deve avere una percentuale di residuo di cenere inferiore all’1%.

Potere Calorifico del Pellet

Come si ricicla la cenere del pellet